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Architettura e Design sbarcano all’Einstein…

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Siete appassionati di architettura? Vi piacerebbe progettare e creare mobili di design? Siete studenti? Allora questo è l’articolo giusto per voi.

Noi della redazione di Ein#radio abbiamo avuto l’occasione di intervistare un esperto designer e architetto. Il suo nome è Giovanni Fumagalli, ed è venuto presso la nostra scuola per spiegare il suo lavoro e mostrare le sue opere ai ragazzi del Liceo Artistico. Ha illustrato stili e opere che abbracciano l’età classica e l’età moderna, spiegando le varie metodologie utilizzate e le sue idee su come sia meglio procedere per la progettazione di edifici e la creazione di mobili dal valore artistico. L’incontro è stato appassionante ed esaustivo, ma, a noi che siamo insaziabili, questo non è bastato e abbiamo deciso di porgli ulteriori domande alla fine della sua presentazione su alcuni punti che ci incuriosivano, oppure che potrebbero essere utili soprattutto a voi futuri architetti e designer. Nell’intervista Giovanni ci ha spiegato che il lavoro dell’architetto consiste, sostanzialmente, nel progettare edifici o restaurarli. Il lavoro del designer, ad esempio, sembra avere delle analogie con quello dell’architetto, ma si occupa principalmente di spazi e oggetti interni, come per esempio mobili. Gli abbiamo anche chiesto quali indirizzi di studio esistano attualmente per intraprendere questa professione, e quali consigli avrebbe dato ai nostri compagni artisti. Per scoprirlo, ascoltate l’intervista!

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Il padre di tutti gli eroi

Stan Lee, anche chiamato “Stan the Man”, è il fondatore di uno degli universi fumettistici più grande di sempre da cui successivamente sono tratti dei film che hanno emozionato persone di tutte le età. Sto parlando dell’universo Marvel, ricco di super eroi dai poteri straordinari ma anche di super cattivi con intenzioni malvagie. Purtroppo il 12 Novembre del 2018 il padre di tutti gli eroi è venuto a mancare, spezzando il cuore a tutti i fan del suo creato, me compreso. Nato  il 23 dicembre del 1922 a Los Angeles, è famoso per essere un fantastico fumettista, editore, produttore cinematografico e direttore della Marvel Corps.  La sua avventura è iniziata nel lontano 1941 quando venne pubblicato un fumetto intitolato Capitan America con la sua firma. All’età di 17 anni divenne il più grande editor nel settore,  creando eroi con poteri fantastici e storie altrettanto emozionanti. Dopo la seconda guerra mondiale, alla quale lui partecipò come artigliere scelto del corpo statunitense, Stan tornò a scrivere fumetti in collaborazione con Jack Kirby e Steve Dittko, due fumettisti che hanno rintracciato Lee,  affascinati dalle gesta degli eroi da lui disegnati. Stan creò dei personaggi che sarebbero poi diventati dei successi enormi come Spider-man, i Fantastici 4, gli Avengers, gli X-men ecc.  Durante un’intervista del 1961 Stan spiegò che molte delle sue creazioni erano state concepite osservando e vivendo le crudeltà della guerra. Infatti il vecchio Stan era di origine ebree ed entrambi i suoi genitori gli sono stati strappati dal nazismo. Ha passato buona parte della sua vita nelle strade, sognando ad occhi aperti eroi che avrebbero potuto salvarlo e riportargli i suoi genitori. Per questo motivo gli eroi da lui disegnati avevano il compito di divertire i lettori ma anche di scaturire una scintilla di speranza a chi aveva perso la casa e la famiglia per via della guerra. Nel 1946 Stan, senza alcun preavviso, si recò in un orfanotrofio negli U.S.A. dicendo che avrebbe donato 10.000 $ che sarebbero stati destinati per la manutenzione della struttura e per i bambini che alloggiavano in quest’ultima, dando la possibilità a molti di questi orfani di poter andare a scuola e, di conseguenza, di avere un futuro. Attualmente la Marvel, nell’ambito cinematografico, è al culmine di quella che definisce la fase 4 la cui conclusione sarà sancita da un film che apparirà sui grandi schermi il 23 aprile e che il sottoscritto aspetta con molta ansia. Questo film è “Avengers Endgame” e, molto probabilmente, ci sarà un tributo al fondatore. Stan Lee è apparso in ogni film della Marvel in alcuni cameo dalla durata di qualche secondo ma sempre con una scena comica. Ora che purtroppo il vecchio Stan non è più qui con noi, chi lo sostituirà? Sicuramente i cameo per i prossimi due film ovvero Capitan Marvel e Avengers Endgame, sono già stati registrati e quindi noi vedremo ancora Stan sul grande schermo, ma questa volta le risate saranno affiancate da tanti cuori spezzati. In futuro si pensa che lo sostituirà la figlia Joan Cecilia Lee oppure Hugh Jackman, ovvero il precedente attore che interpretava Wolverine tanto acclamato dai fan o, addirittura, si pensa che il caro Stan possa essere sostituito da Dead Pool personaggio interpretato da Rayan Reinolds che ha la capacità di rompere la quarta parete e interagire con lo spettatore. Purtroppo, nonostante le teorie di molti fan, solo il tempo ci potrà rispondere. Stan non è stato solo un ottimo disegnatore ma anche un ottimo uomo. Questo è stato il titolo del Manhattan Magazine del 3 gennaio ’19. Perché descrive “Stan the Man”, un uomo che cercava di vedere il meglio delle persone e che ha creato un vero e proprio impero dal nulla solo usando la fantasia e con obiettivi nobili: creare degli eroi per le persone perché tutti hanno bisogno di essere salvati.

Sardina Elia

Giornata della memoria – 27/01/2019

SE QUESTO E’ UN UOMO – PRIMO LEVI

Voi che vivete sicuri

Nelle vostre tiepide case,

voi che trovate tornando a sera

il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo

Che lavora nel fango

Che non conosce pace

Che lotta per mezzo pane

Che muore per un sì o per un no.

Considerate se questa è una donna,

senza capelli e senza nome

senza più forza di ricordare

vuoti gli occhi e freddo il grembo

come una rana d’inverno.

Meditate che questo è stato:

vi comando queste parole.

Scolpitele nel vostro cuore

Stando in casa andando per via,

coricandovi, alzandovi.

Ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,

la malattia vi impedisca,

i vostri nati torcano il viso da voi.

 

Il 27 Gennaio 2019 si ricordano le vittime dell’olocausto. Usiamo il termine “vittime” perché, come bene tutti ricorderanno, le persone uccise non furono solo ebrei, ma anche persone portatrici di handicap, omosessuali e italiani malvisti dal regime. Ricorderemo l’immensa strage di persone innocenti, la profonda ferita che ha lasciato nel corso della storia.

Noi di ein#radio vogliamo ricordare con questa poesia di Primo Levi, scrittore sopravvissuto ad Auschwitz, che la pubblicò nel 1947.

Secondo noi questo è il miglior modo di rivivere i tragici momenti passati. Questa poesia è stata scritta personalmente da un deportato che ha voluto lasciare alle generazioni successive uno scritto veramente importante, una testimonianza del dolore e dell’assurdità della situazione.

La poesia si fonda sul  tema del RICORDARE;  per Levi questo verbo voleva dire tutto, perché, finché nella gente si conserverà il ricordo, gli esecutori di questi atti dovranno vergognarsi e rimpiangere. Proprio per questo apre la sua poesia con “voi che vivete sicuri”, perché TUTTI dovranno sentirsi tirati in causa, TUTTI sono tenuti a ricordare, NESSUNO è così innocente da potersi permettere di far finta che non sia mai successo nulla. Prosegue, dandoci una descrizione di un uomo che lavora fino allo sfinimento per un pezzettino di pane, neanche padrone della sua stessa vita e continua con la figura di una donna, che è stata privata di sé, “senza un nome” e della sua dignità; “senza capelli”, una donna come altre, tutte uguali, come soldati pronti a morire ma non per volontà loro. Levi infatti vuole farci capire che le donne venivano denigrate sia fisicamente, quindi rasate a zero, che mentalmente perché, anche se a noi viene difficile pensarci, il nome è la cosa che ci distingue, il nome è mio, contraddistingue la mia persona e  togliermelo equivale a privarmi del diritto di essere semplicemente me. Talmente erano stanche le donne che non avevano neanche la forza di ricordare, con occhi spenti e il grembo materno freddo, senza vita. Ed ecco che viene ripreso  il fatidico tema del RICORDARE. Primo Levi incoraggia al ricordo anzi, le sue parole prendono i toni della minaccia; maledizione verso chi osi dimenticare: egli dovrà essere punito con la malattia, la miseria ed essere allontanato dai propri cari, come lo furono anche i deportati.

Ed ecco perché ricordare è una cosa piccola e semplice ai nostri occhi, ma molto significativa, se si pensa che anche dopo 74 anni ci raccogliamo ancora insieme con spettacoli, letture e manifestazioni per approfondire quello che è successo, come se fosse accaduto ieri.

Rinnoviamo quindi l’appello: durante questa importantissima giornata, leggete una poesia come questa, guardate un video di Liliana Segre o rendete un semplice pensiero, perché le vittime se lo meritano, si meritano di essere ricordate!

Oroscopo Scolastico – Gennaio

OROSCOPO SCOLASTICO PER IL MESE DAL 21 GENNAIO 2019 AL 21 FEBBRAIO 2019

Vergine: sarà un mese molto interessante.

La persona che vi piace vi rivolgerà un saluto nel corridoio e vi farà battere forte il cuore, ma poi vi accorgerete che era rivolto a chi si trovava dietro di voi. Non arrendetevi: prima o poi vi noterà veramente (forse). VOTO GENERALE 6 1/2

1° Viaggio ON AIR…

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Ultimo nato nell’ambito dei progetti di comunicazione all’Einstein di Vimercate, il progetto Ein#Radio – redazione radiofonica web – prende il volo.
Oggi 14/01/2019 prove generali nella sede di Young Radio, partner del progetto. Un bel pomeriggio con gli studenti, le studentesse, Luisella Favuzza che coordina il gruppo di redazione e Christian Alacqua redattore di Young Radio e tutor del progetto. Grazie ad Alfredo Luis Somoza, giornalista e neo direttore della radio, che ha favorito la realizzazione di questa nuova esperienza per i nostri studenti.

Stay tuned… è proprio il caso di dirlo

da Facebook della nostra Scuola IIS Einstein – Vimercate

Incontro con Emergency

Il giorno 03/12/2018 alla nostra scuola è venuto Matteo Giuffrida, un volontario di Emergency. Ci ha accolto in classe e ha iniziato a introdurre la sua associazione per la quale lavora e alla quale ha dedicato la maggior parte della sua vita. Emergency si occupa di costruire ospedali nei paesi più poveri e in quelli colpiti della guerra. Dopo aver costruito le strutture, formano anche il personale locale con l’aiuto di persone qualificate quali infermieri e medici italiani e dai paesi maggiormente sviluppati. Matteo ci racconta che in molti paesi è stato difficile aiutare la gente perché i governi osteggiavano l’opera volontaria, come in Brasile dove è stato vietato costruire centri di cura gratuiti o come in Afghanistan, dove hanno piazzato delle bombe nel magazzino per farli spaventare e costringerli ad andarsene. Matteo continua con la sua presentazione facendoci vedere dei video di bambini che vengono curati dai volontari.

70 anni della Costituzione, intervento all’Einstein

Il giorno 28/11/2018, in occasione del 70° anniversario della costituzione, si è tenuto un incontro nell’istituto scolastico IIS Albert Einstein di Vimercate, incentrato sulla sua storia e sui suoi articoli.
La costituzione è la legge fondamentale dello stato.

Gli ospiti sono stati:
Marco Stucchi, associazione Minerva
Loris Maconi,ANPI, il quale ha parlato della sua associazione, della nascita della costituzione e della lotta che hanno fatto i partigiani per permettere l’affermazione dei diritti che allora non erano riconosciuti a causa del governo fascista.
Prof.ssa Anna Lorenzetti che è ricercatrice in diritto costituzionale presso l’università degli studi di Bergamo. Ha parlato della costituzione dei diritti e dei doveri che ognuno di noi deve rispettare perché sono alla base della società attuale.

Mostra Evento “RispettaMI”

Rispettami è il titolo della mostra organizzata presso la ex filanda di Sulbiate in occasione della giornata internazionale contro il femminicidio, celebrata ogni 25 novembre.
Vorremo tanto non parlare di questo argomento, perché ci piacerebbe non sentire mai più parlare di violenza sulle donne e vorremmo non dover più leggere un articolo sul femminicidio, ma purtroppo la realtà è ben diversa.