Un salto nel futuro degli HUNGER GAMES
Suzanne Collins, nata ad Hartford nel 1962, oggi vive nel Connecticut con la sua famiglia. Ha ideato un romanzo dalla trama distopica, intitolato ‘Hunger Games’ nonché ‘Giochi della Fame’.
L’autrice racconta che la prima ispirazione per questa saga è sorta dal mito del labirinto del Minotauro, ma l’idea ha cambiato il suo percorso nella sua mente mentre faceva un passaggio frenetico tra le immagini dei reality show e quelle della vera e propria guerra.
I suoi libri sono tradotti in quaranta paesi e continuamente ristampati: negli Stati Uniti le copie di questa saga hanno superato oltre i cinquanta milioni, e quasi cento milioni in tutto il mondo. La rivista ‘Time’ ha nominato Suzanne Collins tra le cento più influenti personalità della cultura. Oltre a questa saga spettacolare che ha fatto furore in tutto il mondo, la scrittrice statunitense ha dato vita a un altro libro intitolato ‘Gregor’, in Italia pubblicato dalla casa editrice Mondadori, proprio come quello degli Hunger Games. La traduzione italiana di H. G. è stata svolta da Simona Brogli e Fabio Paracchini. Da questi libri sono stati girati inoltre tre film, abbastanza attinenti al contenuto dei volumi.
La saga degli Hunger Games è suddivisa in tre libri, che insieme formano una trilogia. Il primo tra questi lo pubblicò nel 2008, semplicemente intitolato ‘Hunger Games’ . Nel 2009 venne divulgato il secondo volume,‘La Ragazza di Fuoco’. Infine la trilogia si completa con ‘Il Canto della Rivolta’ pubblicato nel 2010.
La trama di Hunger Games è ambientata in un futuro distopico nel Nord America, in un periodo non ben specificato. Tutta la popolazione mondiale si ritrova rinchiusa in dodici distretti, dato che nel resto del globo si sono verificate catastrofi naturali che hanno distrutto gran parte della popolazione: così è nato il popolo di Panem, comandato dalla suprema Capitol City, che ha il controllo assoluto dei dodici distretti. Una volta questi ultimi erano tredici, ma a causa di una rivolta da parte dell’ultimo di questi (per l’appunto il Distretto 13), Capitol City ha fatto in modo di far cessare di esistere quel distretto tramite una serie di bombardamenti.
In seguito a questa ribellione il presidente di Capitol City – conosciuto come presidente Snow – ha dato inizio agli Hunger Games, un modo per dimostrare che nessuno è in grado di sottomettere la grande e straordinaria Capitol City. Ogni anno due tributi per ogni distretto, un ragazzo e una ragazza, dall’etá dei dodici fino ai diciotto anni, vengono estratti a sorte e spediti in un’arena di battaglia per scatenare un bagno di sangue tra ragazzi di distretti diversi. Tutto ciò con lo scopo di fomentare l’odio tra i vari distretti, ai quali per di più è negato avere qualsiasi tipo di collegamento tra loro.
Katniss Everdeen è una ragazza di diciassette anni che convive nel più povero dei distretti – il Distretto 12 – con la sua famiglia composta dalla madre e da sua sorella minore Primrose, dolce e sensibile, alla quale tiene più di chiunque altro. Gale, il suo migliore amico, le è sempre stato fedele, soprattutto durante la caccia per procurarsi cibo per sopravvivere, anche se questa attività dal distretto è proibita.
Nei settantatreesimi Hunger Games i tributi pescati sono Primerose Everdeen e Peeta Mellark. Katniss però non lascia che la sorella venga inviata come tributo nell’arena, perché ‘tributo’ sta a significare morte certa, di conseguenza si offre volontaria per combattere con tutti i ventiquattro tributi. Nella prima metà del romanzo la descrizione è accurata nel far notare della differenza tra il cibo, i modi di fare, i vestiti, la pulizia e la ricchezza tra il distretto della povera Katniss Everdeen e Capitol City.
Per sopravvivere, Katniss e Peeta sono sostenuti dal mentore del Distretto 12, Haymitch Abernathy, che però la maggior parte delle volte è troppo ubriaco per aiutare i due tributi. L’obiettivo dei tributi per di più è quello di intrattenere il pubblico, dato che questo combattimento tra i distretti verrà mandato in onda in tutta Panem, e i loro caratteri sono fondamentali per far capire di essere in grado di affrontare questi Giochi.
Per dimostrare di avere grinta da vendere, devono tenere delle interviste sul palco di Capitol City e tentare di farsi conoscere dal pubblico e anche dagli sponsor, fondamentali per ottenere ciò di cui hanno bisogno per sopravvivere nell’arena. Negli Hunger Games non serve avere pietà per gli altri tributi, puoi solo uccidere o morire, e l’ultimo tributo rimasto in piedi diventerà vincitore dei Giochi. Una volta iniziata la battaglia, Katniss dovrà superare molte insidie, tra la sete, le ferite, agguati di animali geneticamente modificati, attacchi mandati direttamente dagli Strateghi – coloro che hanno il comando dell’arena – e sferrati dai tributi stessi assetati di sangue. La giovane Katniss riuscirà a farsi valere, ottenendo oggetti utili alla sua sopravvivenza dagli sponsor.
Il finale dei settantatreesimi Hunger Games riserverà un colpo di scena a sorpresa che influenzerà il continuo della storia.
Ne ‘La Ragazza di Fuoco’ i vincitori viaggiano tra tutti i distretti per ricevere congratulazioni, ringraziare e salutare coloro che hanno perso i loro figli nella battaglia. Katniss inaspettatamente diviene un simbolo di ribellione contro Capitol City, suscitando le ire del presidente Snow, il quale inventa un metodo per annientarla: l’Edizione della Memoria, nonché i settantacinquesimi Hunger Games, ai quali dovranno partecipare due vincitori per ogni distretto. Durante questi Hunger Games i vincitori formano delle alleanze, ma questa volta i Giochi non avranno l’esito sperato da Snow, perché Katniss riesce a rompere il ‘sortilegio’ degli Hunger Games. Ciò che Snow voleva evitare diventa realtà, concretizzandosi in una rivolta generale in tutta Panem. Assieme ad altri tributi sopravvissuti, Katniss diventerà parte di una organizzazione segreta contro Capitol City.
Nel ‘Canto della Rivolta’ Katniss rappresenta il grido della Ghiandaia Imitatrice, simbolo della resistenza contro Capitol City. La guerra tra i ribelli e il presidente Snow diviene un conflitto vero e proprio sul terreno. I ribelli, sotto il comando della presidente Coin, dopo varie vicissitudini e numerose perdite riescono ad assediare e conquistare la capitale. Il presidente Snow viene catturato e condannato a morte. Sarà Katniss a scoccare la freccia, ma non in direzione del condannato, perché ciò che si voleva distruggere sarebbe rinato comunque.
Questa trilogia è un capolavoro di fantascienza distopica che contiene parecchi colpi di scena che la rendono avvincente, lasciando intravedere quello che nella storia umana in realtà è sempre esistito, come la contrapposizione di potere assoluto e sottomissione.
‘Hunger Games’ è una storia che lascia provare diverse sensazioni al tempo stesso, come l’angoscia, la tristezza, certe volte addirittura la pena, ma anche soddisfazione in certi punti di lettura.
Le descrizioni sono talmente accurate e dettagliate che tutto ciò che viene menzionato si riesce a materializzare nella mente del lettore, e qualsiasi scena attrae invogliando a non perdersi nemmeno una virgola di ciò che succede.
Giorgia Edgecombe