Tutto nasce da un’idea: “APPs”
Come nasce una APP? Quanto contano le competenze informatiche e quanto avere l’idea giusta? Quali sono gli strumenti grazie ai quali è possibile cimentarsi nello sviluppo di un’applicazione? Ne parliamo con Adrian Ivascu, autore della l’applicazione IIS EINSTEIN – OPEN DAY, utilizzata da centinaia di ragazzi e genitori per orientarsi nella nostra scuola in occasione degli open day, e del prof. Antonino Catalano.
Oggigiorno viviamo immersi all’interno di quello che può essere definito un mondo digitale, una dimensione in cui ogni notizia, ogni informazione, ogni necessità si trova a portata di un semplice click. Possiamo rimanere ovunque in contatto con i nostri amici, la nostra famiglia e il mondo in generale, semplicemente tramite l’utilizzo di uno smartphone dotato di connessione ad Internet.
In particolare, un termine che, con l’avvento delle nuove tecnologie, è entrato nel vocabolario comune e viene sempre più utilizzato è la parola “APP”. Con essa si intende un’applicazione software sviluppata e distribuita per dispositivi di tipo mobile come smartphone e tablet. Al giorno d’oggi, moltissime persone hanno installato sui propri dispositivi decine di “app” grazie alle quali possono svolgere le attività più disparate. Online è infatti possibile reperire applicazioni per ascoltare le proprie canzoni preferite, condividere i propri momenti quotidiani con le persone che conosciamo (Social Networks), acquistare oggetti di vario genere e svolgere quasi qualsiasi attività ci possa venire in mente. Si tratta di applicazioni già create da sviluppatori specializzati, che noi dobbiamo esclusivamente scaricare e utilizzare.
Avete però mai pensato a quanto potrebbe essere interessante e soddisfacente realizzare una “app” che porti la vostra firma e con la quale semplificare qualche aspetto della propria o altrui vita?
Ebbene, oggi esistono vari strumenti grazie ai quali è possibile cimentarsi nello sviluppo di un’applicazione personale. Un esempio è costituito da “App inventor”: un sito web, completamente gratuito, che mette a disposizione dell’utente un ambiente molto intuitivo in cui è possibile plasmare una propria idea, dandole vita e trasformandola in una “app” vera e propria da poter poi installare su dispositivi di tipo Android. “App Inventor” permette di realizzare solamente applicazioni molto semplici: deve essere quindi visto come una piattaforma di lancio, grazie alla quale comprendere il lavoro di ricerca e sviluppo che si nasconde dietro alla creazione di ogni “app”, per poi eventualmente crescere.
Esistono infatti strumenti molto più sofisticati e complessi grazie ai quali vengono sviluppate le “app” presenti sui nostri dispositivi. Un esempio potrebbe essere rappresentato da “Android Studio”, ossia lo strumento tramite il quale un nostro compagno dell’Einstein, Adrian Ivascu di 5^C, ha realizzato l’applicazione IIS EINSTEIN – OPEN DAY utilizzata da centinaia di ragazzi e genitori per orientarsi nella nostra scuola in occasione degli open day.
Proprio ad Adrian, nel porgli alcune domande per comprendere al meglio la nascita di un’applicazione, abbiamo chiesto da dove è nato lo stimolo per la realizzazione dell’app che ha creato in occasione degli open day.
“Il tutto è nato da una richiesta che mi è stata avanzata dal professor. Catalano che, notando la mia particolare passione per l’informatica, mi ha chiesto se fossi interessato a creare un’applicazione utile per gli open day che si sarebbero tenuti nella nostra scuola. Immediatamente ho accettato e, una volta rientrato a casa, ho iniziato a ragionare su che cosa sarebbe veramente risultato utile a tutte le persone che avrebbero visitato il nostro istituto. È nata così l’idea di una mappa interattiva utile a orientarsi tra le varie aule e laboratori della scuola. Proprio grazie a questa idea è stato poi possibile iniziare tutta l’attività di sviluppo e programmazione che mi ha portato alla realizzazione dell’app che potete ora trovare sul Play Store.”
Quindi, se ho ben capito, è proprio l’idea il cardine di tutto il lavoro?
“Sicuramente. All’inizio serve un’idea, un obiettivo da cui poi nasce tutto. Ovviamente anche le conoscenze tecniche sono importanti, ma non bastano. Le abilità di programmazione servono a tradurre la nostra idea in un’applicazione funzionante, ma se non si ha un’idea di fondo, la realizzazione di un’applicazione veramente utile e che possa avere un riscontro positivo tra gli utilizzatori è pressoché impossibile.”
Cosa deve essere tenuto in considerazione nel corso della creazione di una app?
“Uno degli aspetti che riveste maggior importanza nella realizzazione di una app è il design, che deve essere fluido, elegante e intuitivo. Infatti, se un’applicazione deve essere poi usata da genitori e ragazzi, e comunque da persone di tutte le età, deve rappresentare i suoi contenuti in maniera chiara ed efficace e garantire una facile navigabilità al suo interno.”
Anche il professor. Antonino Catalano si è dimostrato della stessa linea di pensiero di Adrian:
“La differenza tra un’app di successo e una poco scaricata e utilizzata la fa sicuramente l’idea di partenza, intorno alla quale viene poi plasmato l’intero progetto. Tutte le app più popolari sono frutto di idee innovative, originali, che riescono a catturare l’attenzione della gente. Proprio per questo motivo, quando mi è capitato di cimentarmi nello sviluppo di importanti progetti informatici, ho spesso collaborato con persone del ramo umanistico, le quali non erano esperte in materia ma avevano una mente aperta, dalla quale potevano nascere idee interessanti e innovative, da sfruttare poi nella realizzazione dei miei programmi.”
Insomma, la chiave nello sviluppo di un’applicazione è rappresentata dall’idea: le conoscenze tecniche e le abilità di programmazione vengono dopo e possono comunque essere sviluppate e affinate con il tempo.
Non abbiate quindi paura di provare, sperimentare, giocare a creare una vostra app personale da poi mostrare ad amici e conoscenti. Mettendovi in gioco potreste infatti scoprire o far crescere la vostra passione per l’informatica e, partendo da app molto semplici e banali, potreste essere spinti dal vostro stesso interesse nello studiare tecniche di programmazione sempre più complesse e avanzate, con le quali concretizzare le vostre idee più brillanti in applicazioni degne di nota, magari riuscendo anche a ottenere un ricavo economico o a tramutare poi questa vostra passione in un lavoro vero e proprio.
Alessandro Riccardi