SPAZZATURA PER ALTRI, ORO PER NOI: la tecnologia si rigenera.
Come realizzare a partire da dei materiali riciclati un sistema di raffreddamento! 10 ragazzi della classe 3^C, insieme al loro professore di telecomunicazioni Claudio Cancelli, hanno deciso di partecipare al concorso “RIPROGRAMMARE IL FUTURO: LA TECNOLOGIA SI RIGENERA” che prevedeva l’utilizzo di materiali riciclati, tante idee e fantasia, per la creazione di un oggetto di uso quotidiano. In un’intervista ci raccontano l’esperienza.
COME VI SIETE ORGANIZZATI PER IL LAVORO?
Ci siamo divisi in tre gruppi: il primo composto da Vlad Muscalu, Fabio Biffi e Gabriele Toselli si è occupato della parte teorica, il secondo composto da Alin Ianitchii, Luca Marcandalli e Francesco Scassillo ha gestito la parte software e il terzo composto da Mykyta Silivonchyk, Alessandro Fumagalli, Carmine Fortezza e Federico Romeo ha realizzato la parte pratica. Una volta effettuata la divisione in sottogruppi, abbiamo scelto Mykyta Silivonchyk come referente del gruppo e poi abbiamo proceduto con la realizzazione del progetto utilizzando ore scolastiche e non.
IN COSA CONSISTE QUESTO PROGETTO?
Consiste nella realizzazione di un oggetto di uso quotidiano con l’utilizzo di materiali riciclati di tipo tecnologico.
PER QUALE MOTIVO AVETE SCELTO DI PARTECIPARE AL CONCORSO?
I motivi sono molteplici, primo su tutti il desiderio di realizzare un qualcosa di nostro, nato dalle nostre idee. Il secondo, ma non meno importante, è stata la voglia di lavorare in gruppo per testare le nostre capacità di collaborazione. Il terzo obiettivo è stato il voler dimostrare a noi stessi le nostre potenzialità, le nostre capacità di realizzazione di un progetto impiegando tutte le nostre energie. L’ultimo motivo è stata la voglia di creare un oggetto utilizzando materiali di scarto trasformandoli in necessari, nel nostro caso.
QUALE OGGETTO AVETE DECISO DI REALIZZARE?
Abbiamo deciso di realizzare un oggetto all’apparenza semplice, ma complesso nella sua creazione: si tratta di un sistema di raffreddamento. La sua funzione è quella di abbassare la temperatura esterna all’interno di un contenitore, attraverso l’utilizzo di una ventola di un alimentatore, di una pompetta per l’acqua, di 2 sensori e qualche componente di Arduino (ad esempio: display, breadboard, pulsanti ecc. visibili nella foto) sfruttando varie proprietà fisiche dell’alluminio.
DA DOVE È ARRIVATA L’IDEA?
L’idea è stata proposta dal professor Cancelli che leggendo di questo concorso ha pensato subito alla nostra classe. Noi studenti abbiamo accolto con entusiasmo questa iniziativa dando la nostra completa disponibilità.
COME FUNZIONA QUESTO SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO?
Noi disponiamo di un tubo di alluminio posto sopra una ventola di un alimentatore; all’interno del tubo, nella parte inferiore, sono presenti differenti lamelle, sempre di alluminio, mentre nell’area superiore è presente una pompetta che permette l’erogazione dell’acqua. La pompetta eroga acqua ogni tot di tempo, l’acqua (in piccole quantità) cade sulle lamelle e, con l’aiuto della ventola e sfruttando le proprietà dell’alluminio, riesce ad evaporare. Il tutto viene gestito e controllato dal sistema Arduino che permette di fissare la temperatura che si vuole ottenere, di controllare l’accensione e lo spegnimento della ventola e l’apertura e la chiusura della valvola che spruzza l’acqua: tutto ciò sulla base della temperatura ed umidità rilevate dai sensori.
IL LAVORO È CONCLUSO O VA ULTIMATO?
Il lavoro (visibile nella foto) è in parte concluso, perché abbiamo verificato il suo funzionamento, ma abbiamo comunque intenzione di continuarlo nel corso del prossimo anno, applicando funzionalità aggiuntive, per esempio un’area maggiore dove contenere delle piantine, per creare così una sorta di serra.
Intervista a cura della classe 3C