PORCO ROSSO, di Hayao Miyazaki
La pellicola di Hayao Miyazaki del 1992 introduce, davanti a un folto pubblico, il cineforum dedicato al cinema di animazione orientale organizzato da Davide Bianchi e Gianluca Colombo della 5^D dell’Itis Einstein.
“Piuttosto che diventare un fascista, meglio essere un maiale”. Questa è una frase pronunciata dall’antifascista Porco Rosso, protagonista dell’omonimo film d’animazione orientale diretto da Hayao Miyazaki, uno fra i più conosciuti registi d’animazione giapponese e fondatore del pluripremiato studio Ghibli. Questa frase cerca di comunicare la voglia di libertà dell’indomito protagonista, rappresentando perfettamente gli ideali del celebre regista nipponico, autore di capolavori come La città incantata (2001), Ponyo sulla scogliera (2008), Si alza il vento (2013).
La critica verso i governi autoritari presente in molte parti del film viene accompagnata da una trama di fondo molto semplice: Porco Rosso è la storia di un maiale antropomorfo, pilota del simbolico idrovolante rosso, che, durante il periodo fascista, dopo uno scontro con dei pirati del cielo, si trova in pessime condizioni. A Milano per riparare il proprio velivolo, troverà l’amicizia della nipote del suo meccanico di fiducia, oltre agli stimoli peril proprio riscatto.
La storia non si limita a incredibili combattimenti aerei. Durante il susseguirsi delle vicende approfondiremo la personalità del protagonista, il suo passato e le sue origini, passando tra duelli aerei, storie d’amore e, come suggerisce la frase da cui siamo partiti, riflessioni sul valore della libertà.
Samuel Venturini, Nicolò Scalesi