Per correre ci vuole coraggio. QUALCUNO CON CUI CORRERE, di David Grossmann
Qualcuno con cui correre, nella gioia e nelle difficoltà, per noi stessi, per chi amiamo e a volte anche per chi non si conosce. Il romanzo di David Grossmann, pubblicato nel 2000 e dedicato ai suoi figli, racconta dello strano incontro tra Assaf, impiegato comunale, e Tamar, giovane ribelle in cerca del fratello Shay. L’incontro avviene grazie a Dinka, il cane della ragazza che riuscirà a unire i due giovani in un nascondiglio segreto, aiutandoli a risolvere i loro problemi e riportando un senso di normalità nelle loro vite.
Assaf è un ragazzo timido, ma pieno di sogni, che fa un lavoretto estivo per portare avanti la sua passione per la fotografia. Nel corso della vicenda si accorge, però, di avere un dono, una sorta di connessione con Tamar che permette ai suoi conoscenti di confidarsi con lui per aiutarlo a trovarla e restituirle Dinka.
Tamar, invece, è una ragazza coraggiosa che lotta per la giustizia, soprattutto per suo fratello Shay, caduto nella tossicodipendenza, e ha problemi con i suoi genitori a casa. Si trova a un certo punto a fuggire e a usare la sua bella voce per ritrovare Shay. Per riavere il fratello deve, però, finire in una specie di “casa” dove i giovani artisti vengono sfruttati come schiavi da un criminale, il signor Pessah. Durante il corso della storia la ragazza si scopre più forte di quello che pensava, ritrovando anche in sé della sana debolezza e un po’ di sensibilità.
Il romanzo tratta vari temi, tra cui uno dei principali è quello del rapporto tra adolescenti e genitori, rappresentato da Tamar e dalla sua fuga da casa. La giovane parla poco dei suoi genitori e quando lo fa ne parla con disprezzo, rabbia e velata tristezza. Tamar non sopporta il modo in cui i genitori avevano reagito alla notizia che Shay si drogava: al posto di aiutarlo, vista la maggiore età, decisero di lasciargli fare quello che voleva abbandonandolo alla dipendenza. Del tunnel della droga poi vengono descritti, spesso anche in maniera cruda, le fasi, la dipendenza, le crisi d’astinenza e gli effetti.
Tutto il racconto è affiancato dalla musica e dalla voce di Tamar che, come cantante di strada, riuscirà a trovare il fratello. Per la giovane la musica è la strada verso casa e l’unico modo per mostrarsi “nuda”, vera e sincera di fronte agli altri. Effettivamente la musica ha il potere di essere un linguaggio universale, possiamo provare emozioni ascoltando canzoni da ogni parte del mondo, di ogni genere o stile. È un’importante “medicina” e chiunque è in grado di abbinare un sentimento a un suono, o a volte anche al silenzio, per spiegarsi al meglio quando le parole non sono abbastanza. La musica è una forma di libertà e di espressione, invita all’unione e allontana il senso di solitudine, basta pensare ai concerti: migliaia di persone unite in uno stesso luogo con la stessa passione per un cantante o un gruppo, per poi magari scoprire di avere anche altro in comune. La musica è in grado di risvegliare gli animi, anche nei momenti più brutti, come quelli vissuti da Tamar, e di connetterli tra loro. Infatti uno dei momenti più significativi nel romanzo è quello in cui Shay e Tamar si esibiscono per la prima volta insieme mostrando forte connessione e dolcezza.
Il titolo Qualcuno con cui correre è stato scelto da Grossmann perché a volte, nelle difficoltà, come quelle di Tamar e Assaf, serve una guida e un appoggio; all’inizio questo sostegno è rappresentato dal cane Dinka, poi, dopo il loro incontro, i due ragazzi diventano l’uno il sostegno dell’altra.
È un romanzo particolare che affianca due storie in due tempi diversi fino a farle incrociare e combaciare. Come già detto, vengono trattate tematiche forti, come l’uso di droghe e i problemi famigliari, ma alleggerite dalla musica, dall’amore e dall’amicizia. L’autore sottolinea l’importanza delle piccole cose e dei piccoli momenti tra i personaggi, in grado di sostenerli e dare loro forza anche nei momenti difficili.
Aurora Gigli