L’AQUILONE DELLE EMOZIONI. Con il metodo Aquilone all’Einstein alla scoperta di se stessi
Conoscere se stessi è qualcosa di complesso che richiede tempo e risorse, vista la molteplicità di possibili interpretazioni che ognuno può dare agli eventi della vita. Il metodo Aquilone, portato all’Einstein dal suo coautore, il prof. Danilo Casati, cerca, attraverso una mappa dotata di veri e propri punti cardinali, di aiutarci a dare senso e ordine alle emozioni che gli eventi della vita possono generare. Lo raccontiamo con un video realizzato da alcuni studenti di 4^D e un articolo che ne illustra gli elementi teorici di base. Dando a tutti appuntamento per sabato 24 giugno, ore 17, alla libreria Il gabbiano per una presentazione del metodo e del lavoro svolto dagli alunni.
L’Aquilone si pone come obiettivo di favorire l’istinto facilitatore, ovvero quella predisposizione naturale di cui facciamo uso per rapportarci con la realtà. Questo istinto acquista importanza quando riusciamo a riconoscerlo in noi stessi e quando ne comprendiamo le dinamiche. Per comprendere queste dinamiche, appunto, ci viene incontro la mappa dell’Aquilone.Mappa utilizzabile in ogni situazione, vita scolastica compresa… Grazie a un’analisi introspettiva, favorita appunto dalla mappa, riusciamo infatti a rapportarci meglio con gli altri e riceviamo una nuova visione della realtà che ci permette di affrontare al meglio qualsiasi evento, positivo o negativo che sia.
I quattro punti cardinali (Pace, Verità, Giustizia e Resurrezione) sono rappresentati dagli istinti: il Tu è associato all’istinto della trascendenza, il Voi all’istinto sociale, il Noi all’istinto di appartenenza e l’Io all’istinto di sopravvivenza. Le emozioni rappresentate nella mappa, quali il bisogno di Pace, la Verità, la Giustizia e la Resurrezione, vengono messe in relazione agli istinti così da trovare la via più “sicura” per arrivare alla comprensione di queste emozioni.
Quando cerchiamo la Pace, per esempio, la prima emozione che proviamo è l’irrequietezza, ci manca la serenità e non riusciamo a star fermi. Affidandoci alla mappa ci vengono sempre presentati due possibili cammini: abbiamo la via basata sul pensiero forte che è caratterizzato da eventi che portano al raggiungimento della Pace ma in uno stato di Caos, attraverso un cammino caratterizzato da ira, potenza e guerra esterna; oppure possiamo percorrere la via basata sul pensiero debole con cui affrontiamo il cammino verso la Pace nel modo migliore attraverso una fase d’innamoramento, la fortezza e un finale conflitto interiore.
Nel cammino che porta alla Verità, come prima emozione abbiamo la paura. Il cammino basato sul pensiero debole che porta alla Verità ci vede affrontare il desiderio di risolvere un problema, successivamente viviamo una fase di prudenza e infine viviamo la rinuncia. Nel cammino che porta alla Verità con il pensiero forte invece abbiamo l’astuzia, la manipolazione e una guerra esterna.
Nella Giustizia abbiamo come prima emozione la tristezza, poi troviamo la fase detta di compassione che termina poi nella morte con speranza. Il cammino governato dal pensiero forte e dal caos ci mette di fronte il rancore, l’odio e infine la morte dell’altro.
La ricerca della Resurrezione parte da un sentimento di apatia verso gli altri. Nel cammino debole che porta a questo cambiamento e abbiamo pazienza, speranza e la rinascita finale. Il lato opposto ci propone la malinconia, la depressione e la morte finale.
Il metodo, grazie alla guida del prof. Casati, nel corso di questo anno scolastico è stato proposto alle classi 4^ e 5^ D in una serie di lezioni tramite le quali è stato possibile cogliere la finalità e la comprensione della mappa delle emozioni. Alcuni studenti di 4^ hanno poi realizzato delle video-interviste per saggiare impressioni e reazioni di studenti e insegnanti che hanno partecipato al corso del prof. Casati. La prossima occasione per parlare del metodo Aquilone e del lavoro svolto dagli studenti dell’Einstein, sarà sabato 24 giugno, ore 17, alla libreria Il gabbiano di Vimercate.
Alessandro Fedrigucci