Intervista ad Alessio Sala, autore di ESRA VORES E LA LEGGENDA DELLO SPIRITO DEL POTERE
Incontriamo il nostro compagno Alessio Sala pochi giorni prima della pubblicazione del suo primo romanzo, “Esra_Vores_e_la_Leggenda_dello_Spirito_del_Potere”.
La prima domanda che sorge spontanea è: cosa ti ha spinto a realizzare un tale lavoro e a impegnarti nella sua scrittura?
Quando ero piccolo scrivere non era per nulla uno svago. Anzi, all’epoca si trattava solamente di una delle tante cose inutili e irrilevanti che la scuola ti insegna. Per non parlare poi della grammatica! Io ho sempre odiato la grammatica, italiana e non! Quei soggetti, avverbi, complementi oggetto e tutto il resto, assieme alle varie regole su come e dove posizionarli in una frase, mi hanno sempre mandato in confusione. Poi tutte le stranezze ortografiche, come compagna e compagnia, scienza e conoscenza… Certo, la mia dislessia, disortografia e disgrafia non hanno mai aiutato. Insomma, in un’attività simile non trovavo assolutamente nulla di appassionante, né tanto meno coinvolgente.
Poi, un giorno d’inverno di quattro anni fa che ricordo tuttora, mi sono imbattuto in un dilemma che ha cambiato il mio modo di vivere. Avevo tante idee per la testa: draghi, guerrieri straordinari, maghi dalle abilità incredibili e concetti importanti che sentivo di dover trasmettere in maniera incisiva. – Ma come poter unire qualcosa di fantastico e astratto come la magia con dei valori concreti e reali come l’amicizia, il dolore e l’amore? -, mi chiesi. Beh, mi passò per la testa una sola soluzione. Fu così che intrapresi questo lungo sentiero, su cui cammino ancora oggi: il sentiero della scrittura.
La prima riga la scrissi quasi a caso, tanto per fissare molti di quegli innumerevoli concetti e fantasie che avevo nella mia mente. Scrissi la seconda cercando di dare un senso ad alcune di quelle idee. Poi vennero la terza, la quarta e la quinta riga. Come per magia, scrissi così il mio primo capitolo, lungo una pagina e mezza. Ora, a distanza di quattro anni, avrò scritto decine di migliaia di righe. Certo, all’inizio il mio stile non era un granché: frasi semplici, senza connettivi logico-temporali e miriadi di errori ortografici. Col tempo, con la determinazione e, soprattutto, la passione, sono però stato in grado di comporre periodi lunghi anche più righe e sono giunto fino a qui: ora mi sto prodigando per scrivere una vera e propria saga di otto romanzi (della sua passione per la scrittura Alessio aveva già parlato in un articolo di Click! che vi invitiamo a leggere, n.d.r.).
A cosa si riferisce il titolo del libro “Esra Vores e la Leggenda dello Spirito del Potere”?
Il titolo del libro l’ho strutturato in due parti distinte seguendo una logica che impiego tuttora nella scrittura degli altri romanzi relativi alle vicende di Esra Vores. La prima parte del titolo cita il nome della protagonista della mia saga, riprendendo un po’ il metodo adottato da J.K. Rowling nei suoi racconti di Harry Potter. La seconda parte, invece, evidenzia il tema o, nel caso del secondo e del terzo libro che sto scrivendo, il personaggio di maggior importanza nell’episodio raccontato nel romanzo. In “Esra Vores e la Leggenda dello Spirito del Potere”, di fatto, evidenzio che la protagonista avrà principalmente a che fare con questa Leggenda che, nel racconto, si tramanda di generazione in generazione dalla Quarta Era del mondo di fantasia che ho creato. Una leggenda in cui Esra verrà coinvolta in prima persona…
Tra tutte le tue “creature”, i numerosi e fantastici personaggi del romanzo, qual è quella che preferisci? C’è qualche personaggio o situazione che hai costruito basandoti su persone o eventi reali o autobiografici?
Questa è una domanda interessante. A essere sincero non mi sono mai veramente fermato a riflettere su quale potesse essere il personaggio in cui mi rispecchio meglio. Tuttavia, credo che sia Esra stessa il personaggio più adatto a esprimere alcuni dei miei stati d’animo e modi di affrontare la vita. La necessità di Esra di avere un amico con cui stare, per esempio, è un elemento che in giovane età era del tutto assente nella mia persona, ma che ora mi rendo conto essere tra i più importanti e irrinunciabili. Vi è anche la sua personale situazione di diversità rispetto al resto del mondo in cui vive, il quale le pone davanti continuamente ostacoli, per altre persone insormontabili. Da un certo punto di vista è in quello stesso modo che vedo la mia vecchia situazione di ragazzo disfasico. Esra, però, utilizzando lo stesso metodo con cui io ho imparato ad affrontare le mie difficoltà, si è sempre fatta strada tra questi limiti e, grazie alla propria determinazione, è stata in grado di sorpassarli e uscirne addirittura migliore.
Chi ti ha incoraggiato e aiutato a realizzare questo viaggio nel mondo della scrittura?
Ho una lunga lista a cui fare appello. Principalmente, però, sono le persone che cito di seguito quelle che hanno contribuito alla crescita di questa mia passione. Per primi ci sono i miei genitori, che sin da quando mi cimentai per la prima volta in questo genere di attività non hanno fatto altro che offrirmi il proprio appoggio, dandomi così lo slancio per scrivere interi capitoli in completa autonomia. C’è poi mio fratello Cristian che, anche se un po’ obbligato, passava le ore a sentirmi narrare le avventure dei miei personaggi immaginari.
Arrivano poi due miei compagni delle superiori con i quali, condividendo tra noi le nostre storie, ho appreso metodi e tipologie di scrittura differenti. In questo modo ci siamo aiutati reciprocamente a crescere assieme ai nostri racconti, divenuti sempre di più veri e propri libri. C’è infine una persona che, più di ogni altra, ha contribuito a far evolvere questa parte di me e che mi ha trasmesso il vero significato della scrittura. “Ognuno di voi ha un proprio modo di scrivere…”, disse a me e alla mia classe, “ognuno di voi, per esprimere lo stesso pensiero o raccontare la stessa cosa, utilizza parole e strutture diverse. Non perché siano più corrette, non perché siano migliori, ma perché sono quelle che per voi si addicono di più a quel contesto. La differenza la fa l’intenzionalità delle vostre scelte: perché proprio quelle parole? Perché proprio quelle strutture sintattiche? Avete usato volontariamente e con un fine espressivo ben preciso quelle forme, o no?”. Non si tratta di un super eroe, di un benefattore o qualche altro genere di paladino. Si tratta di un uomo che, nonostante fossi solo uno tra i tanti suoi studenti, ha scelto di aiutarmi: si tratta del prof. Giuseppe Imperatore. In seguito a un periodo buio e senza ispirazione della mia vita, egli è stato in grado di far risorgere in me l’interesse per la scrittura e con i propri insegnamenti, anche se non mirati direttamente a me, ha reso questo mio hobby una vera e propria passione. Mi ha insegnato a vedere oltre l’apparenza di un testo, oltre il suo significato letterale. Mi mostrato quanta pianificazione, impegno e coraggio ci vogliano per edificare anche la più semplice delle frasi. Quanto ogni singola parola svolga una funzione essenziale per l’esistenza stessa di un intero testo.
La pubblicazione avverrà solo a livello scolastico o punti più in alto? E quali sono i tuoi progetti di scrittura futuri?
Personalmente punto molto in alto per il mio libro. Dopo aver compreso, anche attraverso Click!, se è una storia che può piacere a un pubblico di ragazzi e di adulti, la mia aspettativa è di proporla a una casa editrice e di avviare la pubblicazione dell’intero romanzo. Se dovesse andare in porto, ho in mente un totale di sette volumi pieni di avventure in cui racconterò la vita di Esra Vores e di scrivere poi, in un ottavo, la storia di Zero, un importante personaggio che compare già nei capitoli che pubblichiamo ora.
Per concludere, hai qualche piccola anticipazione da concedere ai lettori sul seguito del romanzo?
Ne avrei molte, ma mi limiterò a introdurne solo alcune: Esra inizierà a stringere un forte legame con un uomo che abita nel rifugio dei Mitsubi e, dopo non molto, si ritroverà nella condizione di caricarsi sulle proprie spalle un pesantissimo fardello che, in seguito, la accompagnerà per la gran parte della propria vita…
In attesa di leggere il seguito delle avventure di Esra (potete scaricare il primo libro a questo link: Esra_Vores_e_la_Leggenda_dello_Spirito_del_Potere), auguriamo ad Alessio un grande in bocca al lupo!
Intervista a cura di Arianna Lesmo e Sara Volpato