IN VIAGGIO CON DANTE: studente dell’Einstein premiato a un concorso letterario
Andrea Quarenghi, classe 5G del corso di Biotecnologie Sanitarie, si è classificato al secondo posto fra i vincitori del concorso letterario “In viaggio con Dante”, organizzato dall’”Università per Tutte le Età”, in collaborazione con i Comuni patrocinatori di Casatenovo, Missaglia e Monticello Brianza. Il concorso, che prevedeva due sezioni – letteraria e artistica – ed era rivolto ai ragazzi fino ai 19 anni, si inserisce nell’ambito della rassegna culturale dedicata alle commemorazioni per il settimo centenario della morte di Dante Alighieri.
Andrea ha partecipato alla sezione letteraria con un racconto intitolato “Un incontro d’altri tempi”, ispirato al viaggio di Dante narrato nella Divina Commedia.
La cerimonia di premiazione si è svolta domenica 26 settembre presso la sede dell’Ex Monastero della Misericordia a Missaglia, nel corso della quale è stato possibile anche visitare la mostra con le opere in concorso. I tre studenti vincitori sono stati premiati con borse di studio, quale riconoscimento del livello e della qualità dell’opera presentata e incoraggiamento a perfezionare l’abilità dimostrata in ambito artistico o letterario.
Click! vi propone in anteprima il racconto premiato. Buona lettura!
Un incontro d’altri tempi
Ieri sera, mentre passeggiavo col mio cane Charlie, nel bosco dietro casa mia, sono stato attirato da una luce luminosissima. Incuriosito, ma anche preoccupato, mi sono avvicinato e ho visto una ragazza. Era molto bella. Aveva dei lunghi capelli neri sciolti sulle spalle e indossava una lunga tunica ricamata. Sembrava pensierosa e spaesata. Mi sono fatto coraggio e le ho chiesto se avesse bisogno di aiuto. Lei mi ha guardato un po’ stranita. “Buonasera bel giovane. Mi chiamo Beatrice, per gli amici Bice, e credo di essermi persa”.
Charlie le è corso incontro e lei ha sorriso. Un sorriso davvero bello. Così mi sono presentato. “Ciao Bice, io sono Andrea. Se vuoi posso cercare di aiutarti. Ti accompagno a casa se hai bisogno”. La ragazza è sembrata sollevata dalle mie parole e ha annuito timidamente.
Ci siamo messi in cammino verso casa mia. L’ho fatta accomodare in salotto e le ho offerto una bibita.
“Che cosa strana è questa?” mi ha chiesto. Strana una Coca? mi sa che strana sei un po’ tu! Ma non le ho detto niente.
Il televisore era acceso sull’ultima edizione del telegiornale. Sono andato a prendere il computer per cercare, grazie a Google Maps, la strada per casa di Bice. Quando sono tornato, l’ho vista veramente spaventata. “Hai sentito cosa è successo? Una cosa terribile, fuori dal mondo! Un uomo ha sfigurato con l’acido il volto di una donna! L’ha detto un signore in quella scatola. E ha detto che, questa settimana, sono altre due le donne uccise!”.
“Già è terribile. Purtroppo, sono fatti che capitano sempre più spesso. Gli uomini vedono sempre di più le donne come oggetti di loro proprietà e non si rassegnano a un tradimento, a un abbandono o semplicemente al fatto che la donna che amano si dedichi ad altro e non solo a loro”.
“Ma in che mondo sono capitata?!” e mi guarda con un’espressione tra lo spaventato e l’arrabbiato. “Da dove vengo io, le donne sono venerate; sono esseri angelici, a cui si rivolge la parola solo per un saluto. Mi ricordo che in gioventù ho conosciuto un giovane, mi sembra si chiamasse Dante. Era timido e riservato; arrossiva ogni volta che i nostri sguardi si incrociavano. Mi dedicava poesie e non ha mai provato nemmeno a sfiorarmi la mano. Per non mettermi in imbarazzo, ogni volta che ci incontravamo, rivolgeva le sue attenzioni ad altre donne. La cosa mi infastidiva un po’, ma il suo comportamento è sempre stato decoroso e rispettoso. La donna è il tramite tra l’uomo e Dio, attraverso la donna, l’uomo trova la salvezza e…” e si zittisce.
Il TG sta dando la notizia di un’aggressione in un parco. La vittima è ancora una donna. Guardo Beatrice. I lineamenti del suo volto, così dolci, sono diventati duri e spigolosi. Mi sento in dovere di scusarmi anche se non ho fatto niente, solo per il fatto di far parte del genere maschile. “Non mi ricordo dove sia la mia casa, ma credo di dovermene andare. Un mondo che non rispetta le donne è un mondo senza valori e, senza valori, il mondo è destinato a finire.”
Non voglio che se ne vada. Questa strana ragazza, così appassionata nel sostenere le sue idee, ma al tempo stesso così educata e delicata, mi incuriosisce. Vorrei parlare ancora a lungo con lei. Così mi volto e recupero il tablet che avevo appoggiato sul tavolino; ma quando mi giro, Beatrice è sparita.
Nella stanza c’è solo Charlie, che mi guarda e scodinzola. In casa non c’è nessun altro. Chissà, forse ho sognato tutto. Mi metto al computer e apro classroom. La prof di italiano ha aggiunto un compito: un tema sulla Divina Commedia: “Scrivi un testo in prosa sull’amore ai tempi di Dante e Beatrice. Il rispetto per le donne ieri e oggi”.
Ho molto da dire, così inizio… “Ieri sera,…”
Andrea Quarenghi