FOTOPOESIA dalla 2F
Eccoci all’ultimo appuntamento di quest’anno con il laboratorio di poesia della 2F. Questa volta i ragazzi hanno scelto una foto personale, senza ragionare sui motivi per cui l’hanno scelta e, guardandola attentamente, hanno scoperto che cos’ha di speciale quella foto, proprio scrivendo una poesia.
È un’attività semplice, per tutti, ma molto autobiografica e personale, al punto che alcuni non hanno voluto che la loro poesia fosse pubblicata.
Noi rispettiamo questa volontà e pubblichiamo le poesie di coloro che invece hanno piacere a condividere con i lettori di Click! questa emozionante e sorprendente esperienza!
Buona lettura!
Prof.ssa Anna Di Colandrea
LA SOLITUDINE
Una nuvola dispersa
nel cielo come un cavallo
in una prateria
osserva silenziosa
il mare che divora
la terra;
le anime sulla spiaggia
giocano con il grande
mostro blu.
Mattia Canali
L’INFINITO AZZURRO
Ricordi riaffiorano
in un mare di ricordi
come pesci che non stanno mai fermi.
Le barche navigano l’azzurro,
casa di miliardi di specie
che dominano l’infinito.
Sul bagnasciuga arrivano i resti
di quell’infinito azzurro
portati dalle onde
liberatrici del fondale.
Conosciamo ancora poco
nonostante la curiosità,
l’impressione è che
non sapremo mai del tutto cosa c’è
sotto la superficie del mare.
Filippo Centoducati
LA SEDIA DEI RICORDI
Noi uniti dalla speranza,
di non esser divisi mai,
la speranza di amare la felicità in sé.
Emozioni semplici,
emozioni nate da mio padre
su cui si dondolano ricordi di molte generazioni,
ricordi di felicità, amore, tristezza, dolore.
La grande vittoria del tuo amore,
la sconfitta della tua perdita.
Un bambino,
abbracciato da un cuore grande.
Quella foto
mi riempie di felicità:
possiede un ricordo che mai scomparirà.
E.D.
CUGINI
Giorni spensierati
pieni di allegria.
Si correva nei campi,
rubando qualche pannocchia
per poi tornare a casa e fare i popcorn
con la nonna:
suoni scoppiettanti e acuti
come le nostre risate
che sommergevano la casa
e disturbavano la zia.
Più tardi i nostri giocattoli ci rilassavano.
F.G.
IL BAGNETTO
Ero felice e contento,
mentre tentavo di imitare i grandi.
Nel frattempo mi rilassavo
con un bagnetto nell’acqua calda.
I ricordi riaffiorano alla mente,
facendomi venire brividi di emozione e di nostalgia.
M.I.
31 GIORNI
In una semplice foto
sì semplice
c’è il mese più dello della mia vita.
Un mese passato
con la spensieratezza più assoluta
con la tranquillità e la calma
che mai ho avuto
con un gruppo di amici
che mi hanno fatto sognare.
Leonardo Leone
PAURA
L’arrampicata con i miei cugini: un’emozione indimenticabile.
Paura e felicità, con gli alberi così alti che oscuravano il sole.
Cercavo di farmi coraggio per arrampicarmi
ma la paura mi sovrastava.
Intanto i miei cugini erano nei punti più paurosi ed io non volevo andare:
mi tremavano le gambe al solo pensare.
Mio fratello e mio cugino mi incoraggiavano da sotto.
Sono caduto nei miei pensieri: pensavo mi potesse succedere
qualcosa di brutto. Tentennavo perché volevo finire
ma avevo troppa paura.
Volevo tornare indietro ma ormai la mia paura era troppo grande
per essere placata e rimasi lì ad aspettare i soccorsi.
Quando mi portarono giù avevo ancora paura,
ma è stata un’ emozione indimenticabile,
sia per la paura che ho conosciuto
sia per la felicita di fare un’ arrampicata
con i miei cugini.
Federico Messina
LA GARA
Sera di metà luglio,
calda come se fosse giorno.
Salgo su quel kart
con l’ansia alle stelle
e via tra curve e rettilinei
come se fossero serpenti e
strade infinite.
Poi ci sono loro, gli avversari,
con un solo scopo: vincere.
Simone Oneta
UNA SERATA IN COMPAGNIA
Ragazzi pieni di energia;
alcuni con una felicità esplosiva
dopo aver passato insieme
un’ultima sera estiva,
altri con una stanchezza
di vecchietti
perché ormai è buio.
L’emozione di esser riusciti a vincere il contest
viene divorata come la felicità
lasciando i ragazzi addormentarsi.
Mattia Perego
IN QUEL SOLITO POSTO
Ero lì con te,
in quel solito posto
sommerso da gioia e tristezza
con quegli occhi profondi
pieni di gioia,
pieni di spensieratezza,
pieni di felicità.
Con quegli occhi lucidi
pieni di tristezza,
pieni di solitudine,
pieni di malinconia,
in quel solito posto,
ero lì con te.
Cristian Piccirillo
PARADISO
Un panorama fantastico,
un mare limpido
dove mi divertivo a nuotare.
Una spiaggia soffice
dove costruivo castelli,
un sole cocente mentre mi rilassavo
dietro un’ imponente foresta
che trasmette ansia e terrore:
un bambino corre spensierato.
Filippo Stucchi
IL LEONE DELLE STRADE
Lunghe, tortuose e sabbiose,
le strade si intersecano,
dominate da lei,
bianca e rossa, agile
con un ruggito che
si ode da lontano.
Le bestie nell’udirla si scansano
a lasciarle
il passaggio.
D.V.
IL GIOCO
Il campo secco e l’afa soffocante
rendevano il gioco più difficile.
Quel pallone stretto stretto tra le mie piccole braccia,
quasi più grosso di me
con lo sguardo spaventato di un placcaggio,
ma con l’orgoglio di un pallone oltre la linea di meta.
Matteo Zorat
UN FIORE CHE SBOCCIA
Piccolo,
come il mio mondo,
che pian piano si espandeva,
curioso ma timido,
come un fiore che sta per sbocciare.
In una fantastica armonia,
il canto melodico degli uccelli,
il fruscio delle foglie sugli alberi,
baciati dal vento.
N.Z.