Ex studenti dell’Einstein vincono concorso in Bicocca. Scopriamo la loro storia
All’open day del 1 dicembre sono tornati a farci visita due ex studenti dell’ex 5C indirizzo informatico, Adrian Ivascu e Scino Simone, e ne abbiamo approfittato per farci raccontare la loro vita da diplomati. Abbiamo scoperto che entrambi vanno all’università Bicocca di Milano e di recente hanno vinto una competizione chiamata “Hack the Cloud” basata sullo sviluppo di un’app/idea che si collegasse al concetto di smart city. Abbiamo pensato di condividere la loro esperienza con i lettori di Click!
Avete lavorato da soli a questa applicazione o avevate un team?
Con noi c’erano altri 4 ragazzi che frequentano i nostri corsi in università. In totale i team in competizione erano circa 12. Uno in particolare ci intimoriva molto perché era composto da un gruppo di ragazzi considerati come i migliori della scuola: tutti pensavano che avrebbero vinto. A noi non ci considerava nessuno… Però non abbiamo perso le speranze e ci siamo impegnati, forse anche troppo: non abbiamo dormito per 48 ore, abbiamo dato il 110%, e contro ogni pronostico alla fine ce l’abbiamo fatta.
In cosa consiste l’applicazione?
L’applicazione da noi creata è una vera e propria guida progettata per aiutare i turisti a orientarsi nelle numerose città storiche e artistiche presenti nel nostro paese.
Più precisamente, un’applicazione come potrebbe riconoscere tutti i luoghi dove si trovano questi monumenti?
Molto semplice: l’applicazione, tramite l’utilizzo di QR code precedentemente applicati nei pressi dei monumenti, collega il turista a un sito, alla scheda o a un audio contenente la storia di quel monumento. Inoltre l’applicazione permette di creare degli itinerari personalizzati in base al budget che viene inserito precedentemente nell’app, proponendo anche musei, eventi live e ristoranti nei dintorni di un monumento.
Immagino che la vincita del concorso abbia portato anche a un premio, in cosa consiste?
Oltre alla soddisfazione di aver vinto, l’università ha consegnato dei buoni acquisto per Amazon da 200 euro circa a ognuno dei componenti del team.
Vorreste dire qualcosa ancora prima di concludere l’intervista?
Sì, tutto questo è sicuramente stato possibile grazie alle nostre competenze personali, ma anche grazie ai nostri professori dell’Einstein che ci hanno fornito un’ottima preparazione, permettendoci sia di accedere a un’università prestigiosa come la Bicocca, sia di poter vincere in una competizione del genere.
E com’è la vostra vita adesso? Immagino avrete tanto da fare all’università.
È molto differente dalla vita che facevamo mentre frequentavamo la scuola superiore e c’è decisamente molto più da studiare. Ma la cosa che più ci piace, nonostante le difficoltà, è che finalmente abbiamo iniziato a vedere la programmazione in modo differente, anche se ora siamo solo all’inizio e le lezioni dove spiegano quello che ci avevano già spiegato i nostri professori le saltiamo per portarci avanti con le altre materie di studio.
Questi due ragazzi ci hanno dimostrato che nella vita basta impegnarsi un po’ per raggiungere degli ottimi risultati e magari realizzare i propri sogni. Auguriamo loro il meglio per il continuo degli studi e li invitiamo a tornare ancora a raccontarci come sta andando la loro avventura.
Intervista a cura di Matteo Poletto e Gianluca Cosentino. Lavoro redazionale di Matteo Poletto