DAI BANCHI DI SCUOLA ALLA CATTEDRA. Un progetto di alternanza scuola-lavoro
Insegnando si impara: gli studenti dell’Einstein salgono in cattedra e, in un progetto di alternanza scuola-lavoro, svolgono con successo lezioni teoriche e pratiche di elettronica e informatica nelle scuole primarie e medie del territorio.
«E quando saprai anche spiegarle, riuscirai a padroneggiare al meglio le tue conoscenze!» Questo concetto è stato alla base degli obiettivi raggiunti da un gruppo di studenti di 3B dell’ITIS Einstein, i quali, nella seconda metà dell’anno scolastico 2016-17, hanno svolto attività di insegnamento in diverse scuole primarie e secondarie di primo grado del vimercatese, nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro. Gli studenti che hanno seguito e svolto tutte le lezioni sono stati due, Alessandro Valente e Michele Cattaneo, a cui, nelle diverse scuole, sono stati affiancati altri compagni.
Gli studenti stessi, collaborando, sono riusciti a organizzare e preparare diverse tipologie di lezioni di elettronica e informatica, affrontandone le basi e le applicazioni tecniche e pratiche.
Ad Oreno e Vimercate, i due ragazzi hanno deciso di dividersi i compiti per ogni lezione, separando la parte teorica, nella quale venivano illustrate le fondamenta della materia, da quella pratica, in cui si applicavano i principi per la costruzione di piccoli circuiti elettrici semplici. Nei paesi di Cavenago e Lesmo, sono stati affiancati da altri otto loro compagni e il gruppo, essendo molto numeroso, si è diviso in due: uno aveva il compito di insegnare l’aspetto elettronico utilizzando componenti e strumenti forniti dall’Einstein, l’altro spiegava l’aspetto informatico utilizzando un software dedicato, “Scratch”.
Alle prime armi di fronte a questa nuova esperienza, i ragazzi hanno saputo affrontare al meglio ogni difficoltà e le classi in cui si sono recati si sono complimentate e hanno trovato molto interessante il percorso di attività svolte e, secondo un sondaggio svolto dagli studenti dell’Einstein, ai beneficiari delle attività è piaciuta maggiormente la costruzione di circuiti che la programmazione, anche se c’è un’ottima percentuale che ha apprezzato l’ambito informatico, nonché l’intero lavoro svolto. Sia gli studenti che gli insegnanti, nella maggior parte delle scuole, sperano di ripetere questo progetto anche gli anni venturi.
I giovani professori sono stati seguiti da un tutor interno (un docente di indirizzo della loro classe, il prof. Cerri) e dalla responsabile e organizzatrice degli incontri (prof.ssa Bonfà).
Alessandro Valente