AYRTON SENNA. L’eroe immortale
Oggi 1 maggio 2024 commemoriamo il 30° anniversario della morte di Ayrton Senna.
Il mondo dello sport ha spesso assistito a momenti tragici che hanno lasciato un’impronta indelebile nella memoria di tutti noi. Uno di questi è senza dubbio la morte di Ayrton Senna, uno dei più grandi piloti di Formula 1 di tutti i tempi. La sua tragica scomparsa durante il Gran Premio di San Marino del 1994 ha scosso il mondo dello sport e ha generato un culto duraturo intorno alla sua figura.
IL MOMENTO FATALE
La domenica del 1 maggio 1994 il circuito di Imola era gremito di tifosi in attesa di una competizione emozionante. Tuttavia, la giornata si trasformò rapidamente in un incubo, quando, durante il settimo giro del Gran Premio di San Marino, la vettura di Ayrton Senna uscì di pista ad altissima velocità (circa 300 km/h) alla curva Tamburello , colpendo violentemente il muro di cemento. Quel terribile impatto pose fine non solo alla vita di uno dei più grandi talenti della Formula 1, ma anche alla notevole rappresentanza del Brasile nella massima competizione automobilistica.
IMPRESE SPORTIVE
La carriera di Ayrton Senna è stata caratterizzata da incredibili imprese sportive. Conquistò tre titoli mondiali (1988, 1990, 1991) e vinse un totale di 41 Gran Premi. Era noto per il suo stile di guida aggressivo e il suo talento innato per le condizioni di bagnato, che gli valse l’appellativo di “Maestro della Pioggia“. Una tecnica del suo stile di guida è senza dubbio la gestione del gas in curva, dando dei piccoli colpi al pedale prima di mandarlo a tavoletta. Senna era un pilota determinato e dotato di una straordinaria abilità nel gestire le vetture più difficili da guidare. Il suo talento era quello del giro secco, o qualifica, ottenendo 65 pole position e stabilendo il record, poi battuto nel 2006 da Michael Schumacher.
Altri record stabiliti da Senna:
- Pole position consecutive: 8
- Maggior prime file consecutive: 24
- Maggior numero di pole position a Monaco: 5
CULTO DI SENNA
In Brasile Senna era venerato come una divinità, perché era uno dei pochi brasiliani a non nascondere lo stato del proprio paese. In quel periodo il Brasile era soggetto a fasi di povertà assolute e le persone vedevano Ayrton come un’ispirazione. Dopo la sua morte, si è sviluppato un autentico culto intorno alla sua figura. Era molto amato dai tifosi di tutto il mondo, sia per le sue performance in pista che per la sua personalità carismatica. Senna incarnava l’essenza dello sportivo eroico, con la sua passione, la sua dedizione e la sua ricerca incessante della perfezione. Ancora oggi, molti fan continuano a venerare il suo ricordo e a considerarlo uno dei più grandi piloti di tutti i tempi.
DESCRIZIONE DEL WEEKEND MALEDETTO
Il weekend del Gran Premio di San Marino del 1994 è stato definito “maledetto” a causa dei tragici incidenti che lo hanno segnato. Il venerdì, durante le prove libere, il pilota brasiliano Rubens Barrichello si andò a schiantare alla variante bassa perdendo i sensi per vari minuti.
Il sabato, durante le qualifiche, il pilota austriaco Roland Ratzenberger perse il controllo della sua auto alla curva Villeneuve a causa del distacco dell’ala anteriore, andando contro il muro a più di 300 km/h: per lui non ci fu nulla da fare. Infine, la domenica, durante la gara, l’incidente di Senna. Questi eventi scossero profondamente la comunità della Formula 1 e portarono a importanti cambiamenti in termini di sicurezza all’interno dello sport.
PROCESSO DELLA WILLIAMS
Dopo l’incidente mortale di Senna, la scuderia Williams-Renault, per cui correva il pilota brasiliano, fu sottoposta a un’indagine per determinare le cause dell’incidente: il risultato rivelò che il cedimento della barra dello sterzo fu la causa principale dell’evento fatale. Si venne poi a sapere che Senna, per migliorare il peso dell’auto, aveva chiesto ai meccanici di limare lo sterzo, indebolendolo in modo eccessivo.
In seguito al tragico weekend di Imola ci furono una serie di miglioramenti nella sicurezza delle vetture da corsa e delle piste, infatti vennero modificate le due curve degli incidenti mortali di quel weekend, inserendo due varianti (Tamburello e Villeneuve), e vennero fatti molti studi sui caschi e sulle cellule di sicurezza delle monoposto.
RICORDO PER I TIFOSI
La morte di Ayrton Senna ha lasciato un vuoto nel cuore dei tifosi di tutto il mondo. Ancora oggi, molti appassionati ricordano con affetto il suo talento straordinario e il suo spirito combattivo. Senna è diventato un simbolo di ispirazione per molti, non solo nel mondo dello sport, ma anche nella vita di tutti i giorni. La sua eredità vive attraverso la Fondazione Ayrton Senna, che sostiene progetti educativi per i bambini in Brasile. Venne inoltre creata una statua ricordo nel circuito di Imola dove ogni anno, il 1 maggio, viene ricordata la sua morte.
Senna era un uomo capace di esprimere il proprio pensiero in maniera efficace e diretta:
Voglio vivere pienamente, molto intensamente. Non vorrei mai vivere parzialmente, soffrendo di malattie o infortuni. Se mai mi capiterà di avere un incidente che mi costerà la vita, spero che accada in un istante.
Purtroppo per noi questo suo desiderio è stato esaudito, privandoci del miglior pilota della storia della Formula 1.
Ci manchi, Ayrton.
Riccardo Corallo