A LEZIONE DI VITA – Incontro con “Non una di meno”
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne alcune classi della nostra scuola hanno incontrato due attiviste dell’associazione “Non una di meno”, Carlotta Cossutta ed Elena Fusar Poli, che ci hanno parlato principalmente di femminicidio, crimine che purtroppo accade ancora oggi: in Italia viene uccisa una donna ogni tre giorni, in media.
Ci hanno raccontato nei dettagli la storia di alcune ragazze e la dinamica di come in una relazione “normale” si arrivi alle prime violenze e, a volte, alla violenza finale. In seguito ci hanno fatto vedere come sia possibile fare uno o più passi indietro e pensare a come prevenire tutto ciò, riflettendo su cosa fare prima o dopo una violenza, sia essa uno stupro o un aggressione, per esempio con l’acido.
Abbiamo capito che è importante osservare se ci sono campanelli di allarme nella relazione o, se si è state già vittime di una qualsiasi umiliazione o di uno stupro, come eliminare i muri dei tabù e della vergogna andando a denunciare a testa alta, perché la persona che si deve vergognare è il colpevole e vergognoso è ciò che ha fatto, vergognosa è la violenza che deve essere punita.
La vittima deve avere il coraggio di parlare perché quello che ha subito non è qualcosa di cui si deve vergognare… di tante violenze spesso non ci si rende conto, magari non si è coscienti e consapevoli del loro esser tali, anche se in effetti non si è dato il consenso. E noi altri dobbiamo avere il coraggio di avere la mente aperta, di consolare e aiutare queste persone.
La solidarietà è la chiave per aiutarci a vicenda.
A. Chibani