Slipknot-Duality: l’arte di trasformare il dolore in energia musicale
Il 4 maggio del 2004, ormai 20 anni fa, usciva come singolo una canzone che fece la storia del Metal e rimane ancora oggi una pietra miliare di tale genere, oltre ad affrontare argomenti e situazione che viviamo e affrontiamo ancora oggi. La canzone in questione è Duality, aggiunta poi all’album “The Subliminal Verses”, degli Slipknot.
Per chi non li conoscesse, gli Slipknot sono un gruppo musicale Heavy Metal statunitense formatosi nel 1995 a Des Moines, nell’Iowa. Il gruppo si distingue in particolare per la propria immagine: durante le loro apparizioni, infatti, i componenti si presentano con il volto coperto da maschere ispirate ai classici dell’horror, solitamente modificate o cambiate all’uscita di un nuovo album, e vestiti con tute numerate da 0 a 8.
Considerati tra i più popolari della scena Nu Metal, nonostante i componenti stessi non amino essere catalogati in questo genere, nella loro musica incorporano vari sottogeneri del Metal estremo come il Thrash Metal, il Death Metal e il Groove Metal, e sono considerati tra i maggiori esponenti della new wave of American heavy metal.
Come appunto detto, i 9 membri della band si sanno distinguere grazie principalmente alle loro maschere, ma anche il loro sound è facilmente riconoscibile. Sono infatti molto famosi per la loro aggressività e per i loro ritmi rapidi e veloci, dovuti principalmente alla batteria, che alle origini del gruppo era suonata da Joey Jordison.
Anche i loro spettacoli presentano la violenza che portano nelle loro canzoni, pieni di fuochi d’artificio e di giochi pirotecnici, ma oltre a quelli la band usa spesso dei barili di ferro per le percussioni che vengono suonati con mazze da baseball infuocate durante i live… puro spettacolo!!
Duality racchiude alla perfezione il loro stile musicale. Presenta infatti un ritmo molto veloce, intensificato poi dai riff di chitarra che rendono la canzone ancora più adrenalinica e dai barili di ferro usati durante il ritornello per rendere il sound più potente possibile, come se già non lo fosse abbastanza di suo.
Il testo presenta temi molto particolari e relativi a contesti mondiali che ancora oggi viviamo. La canzone infatti parla di un uomo che, ormai stanco di vedere sofferenza e violenza nel mondo, perde la speranza in tutto e, pur di non vedere più così tanto dolore, decide di schiacciare i suoi occhi con le sue stesse dita così da poter lui stesso soffrire di meno.
Una situazione simile la possiamo vedere ancora oggi in tutto il mondo, in Ucraina e a Gaza, luoghi in cui vengo ogni giorni commessi continui atti di odio, per i quali, pur di non soffrire, si fa finta di nulla e ci si copre gli occhi.
In conclusione, penso che il brano, ma anche l’intera discografia della band, per quanto possa essere pesante, siano da ascoltare non solo musicalmente, ma anche nei messaggi che gli Slipknot vogliono dare.
Duality è una canzone che anche dopo 20 anni dall’uscita riesce a lasciare stupito chi la ascolta e far riflettere chi legge veramente il testo. Si tratta quindi di un ascolto che propongo a tutti, sia a chi apprezza il genere sia a chi è la prima volta che vi si affaccia.
Federico Beretta