APPINVENTOR: sviluppare la creatività
La creatività non è altro che un’intelligenza che si diverte.
(Albert Einstein)
La creatività è un termine che indica genericamente l’arte o la capacità cognitiva della mente di creare e inventare. E così, martedì 21 novembre 2017, a completamento del “progetto AppInventor” intrapreso dalle classi quinte sezione informatica, si è tenuto all’istituto IIS Einstein di Vimercate in aula polifunzionale un meeting con un esperto softwarista, Diego Imbriani. Un meeting che ha avuto al centro il rapporto tra tecnologia e creatività.
L’incontro si è svolto dalle ore 09:00 alle ore 14:00 ed è stato diviso in tre main phases: l’esposizione del lavoro svolto da parte dei team di sviluppo formati dagli alunni, la valutazione dei lavori da parte degli insegnanti e il confronto con il mondo reale, con la mediazione dell’esperto sviluppatore. Le classi coinvolte in questa giornata sono state la 5°A, la 5°D e la 5°C; in funzione di ospiti auditori anche la 3B e la 4C.
Lo scopo di questo lavoro, durato all’incirca un mese e promosso dal prof. Antonino Catalano, era quello di creare e sviluppare un prodotto che potesse essere fruibile al pubblico, utilizzando il software per la creazione di app AppInventor.
Come ribadito dal prof. Catalano, che non si è dimenticato di ringraziare le professoresse Claudia Gallo e Rossana Purgatorio per la collaborazione, la parte più difficile del lavoro è stata quella iniziale, ossia quella di astrazione e progettazione: trovare un’idea valida, considerando la moltitudine di applicazioni già in commercio, e riuscire poi a svilupparla con i soli mezzi a propria disposizione non è facile.
Si è poi passati all’esposizione dei progetti. A turno, ogni team ha presentato la propria applicazione esplicitandone lo scopo, il tema, il bacino di utenza per cui è stata concepita e come è stata sviluppata.
Dopo una breve pausa, è arrivato il momento della valutazione. Il voto è stato deciso in compartecipazione tra gli insegnanti e l’esperto esterno. I giudizi sono risultati discreti per tutti i gruppi.
L’ultima fase della giornata è stata il confronto e i consigli da parte dell’esperto Diego Imbriani. Introdotto dal prof. Catalano, Diego Imbriani, è uno sviluppatore che ha lavorato per parecchio tempo come sistemista in ambito Windows e Linux e, praticamente autodidatta, ha imparato provando, all’inizio quasi per gioco, e sperimentando. Quella che era la sua passione è riuscita a tramutarla in lavoro.
L’esperto ha avviato il discorso parlando dei punti fondamentali da tenere sempre presenti quando si vuole sviluppare un’applicazione: l’usabilità, ossia l’efficacia e l’efficienza, con le quali gli utenti raggiungono determinati obiettivi in determinati contesti; l’attenzione per i dettagli; l’ergonomia, la chiarezza, la mancanza di ambiguità; dare priorità al contenuto rimuovendo ogni elemento non necessario; separare le funzionalità e così via.
Dopo questo discorso arricchito di preziosi consigli, Imbriani si è prestato a rispondere a quesiti, perplessità o curiosità da parte degli studenti. Da ultimo ha accettato di mostrare in anteprima alle classi una demo di un gioco ambientato nello spazio con cui proprio in questo periodo è alle prese.
L’incontro si è rivelato un successo per i maturandi di quinta che hanno anche portato a casa ottimi voti; è stata una soddisfazione per gli insegnanti che hanno potuto toccare con mano i frutti del loro insegnamento; al tempo stesso, insomma, è stato unito l’utile al dilettevole. Creare una propria applicazione, anche se semplice, anche se con delle limitazioni, e nel contempo imparare a svilupparla divertendosi, ha aiutato gli studenti coinvolti a sviluppare anche la propria creatività.
Riccardo Casiraghi