IO SENTO… I colori dell’anima
Se i sentimenti, i ricordi, le emozioni e le sensazioni avessero un colore, l’anima sarebbe un arcobaleno che li comprende tutti, come quando si china ad abbracciare l’acqua di una cascata irrefrenabile, spaventosa e affascinante allo stesso tempo, e fa nascere poesie.
Quelle scritte dai ragazzi della 2D sono la prova e la conferma della convinzione di un’insegnante che fa scrivere agli studenti le proprie poesie, prima di far leggere loro quelle dei grandi poeti.
Solo così, dopo averne scoperto il senso, si può comprendere il valore della poesia, specchio dell’anima, coloratissima, degli uomini.
Proporremo una scelta di testi divisi per attività proposte nel laboratorio, tra cui “Io sento”, “Haiku”, “Fotopoesia” e “Poesia autobiografica”. Quest’anno saranno pubblicate anche le poesie nate dalla partecipazione al Progetto “Raccontaci i tuoi ricordi con un oggetto”.
Buona lettura!
Prof.ssa Anna Di Colandrea
IO SENTO
Io sento la mia pancia un po’ nervosa,
devo riempirla con qualcosa.
Io sento le mie gambe, forti e pimpanti,
pronte a scappare dai pericoli.
Sento il mio piede piccolo e leggero,
che sente le difficoltà di tutto il sentiero.
Carlo Luciano Bedin
Io sento sonno,
non riesco ad addormentarmi.
Nella mia testa si affollano mille pensieri.
All’improvviso il silenzio:
Io sento solo un battito,
la testa mi duole.
Io sento brontolare
un bollitore che ha fame.
Io sento le vibrazioni,
le ho sempre sentite,
partono dalle ginocchia,
arrivano ai piedi,
alle gambe
e poi tornano indietro.
Io sento gli occhi,
li chiudo,
sbatto le palpebre:
mi sono addormentata,
mi sono persa nei miei mille pensieri.
B. E.
Io sento la mia mano,
attira la mia attenzione,
mi vuole dire qualcosa.
Mi fissa e mi fa ricordare tutto:
torno ad essere bambino per qualche minuto.
La mia mano mi ricorda una foglia gialla e rossastra,
come i colori del tramonto.
Porto la mia mano davanti a me,
davanti agli occhi.
Sento le mie gambe,
mi sostengono,
mi tengono in piedi.
Si muovono,
cammino sempre più veloce.
Ad un tratto si fermano in modo feroce:
le fisso per qualche secondo
e scompaiono dal mio mondo.
Briganò Andrea
Sento le mie gambe che mi ricordano,
mi ricordano il tempo in cui giocavo a calcio.
Sento la mia pancia,
che è vuota,
vuota come un buco senza fondo.
Mi sento nel buio,
cadendo nel profondo
del sonno.
Chibani Zakaria
Io sento nella pancia la fame
che fa male come una lama.
Mi dice che vuole andare
a casa a mangiare.
Il suo parlare
equivale al suo brontolare.
Vuole scendere a patti
ma solo con forchette e piatti
e i suoi brontolii
sembran urla di matti.
Ora è arrabbiata:
per calmarla ci vorrebbe una spaghettata!
C.D.
Io sento la mia mente vibrare,
la sento pesante, non stanca.
Sento il cuore che dona sangue a tutti:
le braccia pulsano, il diaframma si alza
e i polmoni si gonfiano come un palloncino,
per poi liberare i bui pensieri e le nere emozioni.
A. G.
Io sento il mio leone
pesante come un mattone.
Batte sempre più forte,
il rumore si estende da valle a monte
e non si ferma davanti a niente:
nessuno lo vede ma si sente.
Sento anche il mio mondo
mi controlla da cima a fondo.
C’è sempre quando ho bisogno,
averlo è il miglior sogno.
Nessuno può comandarlo
ma si può solo amarlo.
Pier Granatino
Il piede ci tiene per terra.
Senza di lui cadremmo a terra.
Il cuore lo comanda, non la testa.
Grazie a lui saltiamo durante una festa.
Le scarpe lo proteggono dalla pioggia e dal vento.
Il piede ci salva e di queste parole non mi pento.
La terra si ispira al nostro corpo.
L’Italia é il piede che sorregge il mondo!
Questa è la fine della mia poesia
e sui miei piedi me ne vado via.
Hamza Haddou
Io sento…
Ogni singolo battito del cuore.
Ogni singola pulsazione nelle vene.
Piano piano il mio corpo non riesce più a star fermo
e le gambe partono per prime.
Si muovono lentamente.
Poi le braccia e così via tutto il corpo.
Il buio è finito: ho aperto gli occhi.
Emil Giulian
Io sento LA MIA MENTE VUOTA
COME NEL SONNO
IO SENTO LE MIE GAMBE
CORRERE IN UN PRATO
IO SENTO LA NECESSITA’ DI MUOVERMI
COME IN UNA PARTITA DI BASKET.
Matta Tommy
Io sento la mia mano
con le sue cinque dita:
riesce sempre a stupirmi.
Quando prendo una matita
e la appoggio sul foglio
disegna senza pensare.
Quadrati, cerchi, triangoli
tutto e di più
e quando la mia mano ha finito
mi sento orgogliosa.
Vanessa Oteng
Quando odio tutti e sono stanca del mondo,
chiudo gli occhi e apro quelli della mente.
Sento solo il battito accelerato e costante del cuore,
mentre mi aggrappo a lui
come se fosse l’unica cosa che possiedo,
mentre penso che sia finita e che non esiste più niente in me.
“Devi calmarti”.
Sento una melodia così calma e leggera,
che si fa strada tra l’oscurità del mio cuore
e colora di emozioni tutto il buio che c’è intorno a me,
lasciandomi senza pensieri.
E nuovamente mi ritrovo nell’oscurità
che lentamente si dilegua
e prima che me ne accorga riapro gli occhi.
P.A.
Lo senti sin da subito
dal primo momento che lo metti in campo
Lo so e non ne dubito
il sinistro è quello magico.
Come Maradona o come Roberto Carlos
ne usi solo uno
ne dribbli uno poi due,
e appena tiri il pallone va in volo.
Lo speri, lo speri
Adesso entra!
Speri anche che qualcuno sugli spalti lo senta.
Lo senti, lo senti
appena calci il pallone
lo sento, io sento
di ‘sti gol ne fai cento!
Lo senti, lo sento
sei un gran calciatore
la stoppi di petto
e vai in rovesciata
adesso la metto
la palla è insaccata.
I compagni attorno
festeggiano assieme
un urlo:”Sei forte!”
per me lo stadio freme
un fischio, e il pallone
accarezza la rete
i tuoi sogni piovon dal cielo
come comete.
Lo sento, lo sento
non arrenderti mai
Lo sento, Io sento
tu ci riuscirai.
Se è questo che sogni
tu ce la farai
Lo sento, Io sento.
Non arrenderti mai.
E.R.
Io sento le gambe,
dormienti e sole,
nel buio brancolano
senza una meta,
senza compagni,
senza amici.
Io sento le braccia,
pesanti e stanche,
faticano a stare ferme
e soffrono.
Io sento la testa,
leggera ed energica,
felice corre nella luce
senza stancarsi.
Davide Viganò